martedì 10 giugno 2008

Finestra buongiorno

Brusio mattutino.
E' silenzio, ma non proprio.
E non spaventa. Cotone.
Sento che lavora intorno alla mia testa
mani delicate garza odori bianchi
gira gira gira e avvolge
e mi fa sorda come un ferito
nella quiete di fine battaglia.

Mi ricorda un risveglio clandestino
c'era il sole che oggi manca dentro il cielo
e dentro di me.
E si piegava il sole, a carezzare le pietre giovani
a consolare il prato ed i suoi occhi
grandi, bagnati
di pianto notturno, colmati
di lacrime immobili.

Sì.
"Sole ai gigli
ed ai papaveri
sole ai ricchi
sole ai poveri."
Sì.

Guardavo quelle lacrime immobili e pensavo che forse
non è così difficile che un cammello passi per la cruna di un ago
considerando che in una goccia di rugiada
ci sta una arcobaleno intero.

E il verde ondeggia al vento come sotto i passi di un gigante
e s'infrange sui muretti e fa schiuma di muschio
e assolve il cemento dal peccato del nostro grigio.

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