mercoledì 6 febbraio 2008

buchi
buchi neri
buchi nell'acqua
buchi
vuoti
vuoti di senso
vuoti di stomaco
vuoti di memoria
vuoti.

Non ho voglia.

Non ho voglia di muovermi.
Non ho voglia di imparare.
Non ho voglia di leggere.
Ho voglia di mangiare.
Di dormire, ma tanto dormo male.
Sto incantata. In trance. Alzo le spalle. Alzo le mani.
Possibile che basti così poco a riportarmi...a quello che ero?
Al niente. Il niente per anni.
Il niente prima o poi ritorna, senza un motivo apparente.
Ci riprova, ti cancella dal corpo e dalla mente gli sforzi fatti e li rende privi di senso.
Ti leva la voglia di reagire. Di sognare ti leva la voglia. E se vivi di sogni?
Di fare tutto. Il niente ti leva i desideri, ti succhia tutto.
La fatica.
Perché non ce la faccio a reagire questa volta?
Dove è finito il senso del mio vivere?
Sento l'eco. Ma solo l'eco.
"Ce la posso fare ce la faccio ce la sto per fare" dice l'eco.
A fare che? Che?
Per chi? Per cosa? Per te? Chi sei tu?
Chi sono io? Vediamo...
Vertigine.
Se mi guardo dentro vedo niente.
Vedo vuoto.
Se mi guardo fuori vedo qualcosa.
Un pacco vuoto, vuoto come un cesso.
La sostanza...
Come l'immagine riflessa in uno specchio. Senza anima. Come se si fosse riempita fino a neutralizzarsi. Si è autodistrutta. Me la sono persa. Nemmeno soffro. Non sento nulla. Parole vuote di senso. Il silenzio dopo un'esplosione. Nero e silenzio, attendo di diventare polvere.

No
no non è vero!
Andrà tutto bene, vedrai.
E' solo un momento.
Domani piangerai, riderai.
Sei solo giovane, a questo mondo, di questo periodo.
E' normale il nulla, lo sentono tutti il nulla.
Ognuno reagisce come può.
Andrà tutto bene, vieni qui. Consolati. Non è tutto finto, è poco ma non è perso, non disperare.
Guarda...guarda quanti bei ricordi.
Gaurda quanti anni hai davanti, quante strade.
Qualcuno ha bisogno di te. Qualcuno conta su di te.
Lo so che la vita pesa.
Non fare così, è solo una brutta botta, adesso si sistema tutto, piano piano.
Un bernoccolo, niente di più.
Alzati e cammina! Alzati da quel letto! Chi dorme non piglia pesci!
Cavati da quel fosso e ricomincia da dove ti eri fermata.

Una parola. In fondo sto comoda. Stesa. Perché crearsi un problema.
Non c'è bisogno di me. Nessuno ha bisogno di me. Non faccio nulla di indispensabile nella mia vita, anzi. Forse è anche meglio...un po' fuori dalle palle...
Perché spostarsi? Guarda, divento invisibile. Guarda come sono brava. Posso scomparire, puff, smetto di respirare. Non se ne accorge nessuno. Che senso ha tutto questo muovere il cervello?
che giorno è? che mese che anno...che differenza fa? Polvere siamo, polvere torneremo. Che vuoi che ci sia di grande.


Piantala adesso mi fai incazzare.
Guarda come sono bella incazzata!
Si possono fare un sacco di cose da incazzati.
Sei patetica, come cosa c'è di grande?
Ma dai che lo vedi ancora l'orizzonte. Alza lo sguardo, è ancora là.
Non smettere di credere. Lo so che lo vedi ancora.
Chi vuoi prendere in giro?
I sogni scorrono nel tuo sangue ogni minuto, non la pianteranno mai fino alla fine,
fosse domani o tra cent'anni.
Stai perdendo tempo, è un sacco che perdi tempo.
Far andare le gambine! Hai voluto la bicicletta?
Puoi mica aspettare che si pedali da sola.
Hai già aspettato troppo.
Riprendi, piano piano, rialzati.
Aspetta la tua nave e salta a bordo, occhi aperti, fissi all'orizzonte.
Non perderlo di vista un secondo ancora, non rischiare che svanisca.
La nebbia è tua nemica.
Qualche volta ti ritrovi in mezzo alla nebbia, allora getti l'ancora.
Getti l'ancora ed aspetti.
Non devi disperare però, la nebbia non dura in eterno.
Prima o poi torna il sereno e l'orizzonte si mostra
una spugna di sole, un trionfo di stelle!
Hai coperte di poesia ammuffite
in un baule nella stiva.
Ricordi? Ripescale.
Fuori dalla naftalina, ad asciugare sul ponte
come quando sventolavano in quell'agosto umido.
Bagnato di vapore, caldo e verde
un giardino tropicale.
La luna è ancora lì...guarda
è muta e ti osserva
una mamma indulgente.
Che espressione...come me la chiami?
Speranza da regalare.
...ma guarda che buffa...
ti è rimasto del prosciutto lì....parecchio prosciutto...no no, più in alto...lì..eeecco!
Va un po' meglio o no?
eh ridi didi
uff che fatica
sai, la sensazione che si prova quando un bebè
che piangeva a squarciagola da ore si fema
ti guarda sghignazza sdentato e ti dice... vai a dormire, coglione.

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