lunedì 21 luglio 2008

Parole che ora parlano di più

"Io capisco che esistono due tipi diversi di amore. C'è l'amore che dura per sempre. L'amore del matrimonio coi figli che crescono e si fanno la varicella e la scarlattina, con la vacanza al mare con la roulotte e il mutuo agevolato per la casa. E poi c'è l'amore che è una cosa di un attimo. E' come quando casca una stella cadente, che pure se sei uno scienziato che studia lo spazio pure tu esprimi il desiderio. Per quell'attimo che casca la stella, non ti metti a fare le teorie sulle stelle spaziali. Davanti a quella stella pensi al tuo desiderio come quando eri ragazzino. E io capisco che l'amore mio e di Marinella è proprio di questo tipo, l'amore di un attimo. Capisco che prima che Marinella smette di ridere io gli devo chiedere una cosa. Una soltanto in questo nostro amore che dura un secondo. Devo chiederlo prima che smette di ridere sennò l'amore mio sarà infranto per sempre, la stella cadente sarà già cascata.


Gli chiedo se "ti posso leccare? nuda... ti posso leccare?"

A. Celestini, La pecora nera, Einaudi, Torino 2006.

Vieni insieme a me stasera, Stella della Strada.

Guardami la notte intera, tienimi a bada.

E ascolta questa nota stonata, come batte nel cuore.

Senti Stella della Strada, questa musica, questo dolore.

Raccogli i bicchieri e i pensieri, e i vestiti sul pavimento,

raccogli l'amore di ieri e buttalo via nel vento.

È ghiaccio se lo tocchi da fuori ma è fuoco che scotta dentro,

è ghiaccio se lo tocchi da fuori ma è fuoco che brucia e non è ancora spento.

Vieni insieme a me stasera, dimentica il mio nome,

saremo i pezzi di una storia vera o di una canzone.

C'è una luna che sale ai tuoi piedi, Venere sta crescendo.

La 'Santabarbara' del tuo cuore, lentamente, sta esplodendo.

Raccogli le perle e la pioggia e l'innocenza del pavimento,

raccogline l'ultima goccia e buttala via nel tempo.

Francesco De Gregori

Dans l'eau de la claire fontaine

Elle se baignait toute nue

Une saute de vent soudaine

Jeta ses habits dans les nues

En détresse, elle me fit signe

Pour la vêtir, d'aller chercher

Des monceaux de feuilles de vigne

Fleurs de lis ou fleurs d'oranger

Avec des pétales de roses

Un bout de corsage lui fis

La belle n'était pas bien grosse

Une seule rose a suffi

Avec le pampre de la vigne

Un bout de cotillon lui fis

Mais la belle était si petite

Qu'une seule feuille a suffi

Elle me tendit ses bras, ses lèvres

Comme pour me remercier

Je les pris avec tant de fièvre

Qu'ell' fut toute déshabillée

Le jeu dut plaire à l'ingénue

Car, à la fontaine souvent

Ell' s'alla baigner toute nue

En priant Dieu qu'il fit du vent

Qu'il fit du vent...

Georges Brassens

1 commento:

Anonimo ha detto...

leggi anche bene...di questo ne riparliamo!!! segna segna!!