lunedì 21 luglio 2008

C'ERA UNA VOLTA

Un simpatico figuro con una discreta faccina di cazzo
che si avvicinò alla sottoscritta un dì
in un noto angolo ricreativo di questa nostra ambigua cittadina
che amo nonostante sia una trappola per giovani topolini
e gira che ti rigira prima o poi incontri lo stesso musetto peloso
che avresti preferito evitare di incrociare per valide ragioni.
Il simpatico personaggio avvertì come...
...non so, un moto di insoddisfazione, forse...
nel vedere il bersaglio più amato dei suoi trascorsi birichini
sorridere felice e contare in pace le bollicine nella sua bionda.
Si avvicinò allora sorridente al sottoscritto zimbello
e senza troppi complimenti e senza perdere tempo in convenevoli
svelò l'effettivo scopo della sua (repellente) idea di comunicare verbalmente
ovvero
fare discorsi imbecilli sull'inutilità di questo
Mio Sacrosanto Spazio Di Scrittura
nonché imbrodare il
Suo (Sacrosanto Pure Quello, E Ci Mancherebbe)
di un lungo e direi anche
austero, o meglio
ridicolo, o meglio
grottesco
elogio a proposito della sua utilità sociale.
E senza dilungarmi a ciò commentare
vissero per sempre nemici e contenti.

1 commento:

Anonimo ha detto...

....apperò!....scrivi niente male...!chi nn sa apprezzare il valore di questo tuo "spazio"(adoro questa parola che gli concede intimità...)è solo un diversamente inteligente