Ah, ormai scrivo quasi a scadenza mensile. Forse non ho molto di interessante da raccontare. Forse non l'ho mai avuto. Comincio a pensare che non abbia senso. Un blog è una bella cosa. Potrei utilizzarlo in modo diverso. Il che equivale un po' a dire che potrei utilizzare la mia mediocre intelligenza in modo diverso. Ma mediocre intelligenza, tendenze ossessive, vittimismo e pigrizia non fanno una personalità ben assortita. Tra l'altro tutte parole che suonano male. Tutte spigolose...
Eppure qualcosa sta cambiando. Stasera è successa una cosa importante. Ho smantellato la mia "bohème confortevole" e sto montando una "deliziosa cameretta" di betulla dell'ikea (e vi risparmio la commozione dello smontaggio e i consueti particolari drammatici del montaggio...). Sarà quasi impossibile ripristinare il mio disordine: quando c'è un posto per ogni cosa, la tendenza è quella di mettere le cose a posto. E soprattutto: quando non c'è posto per tutto, qualcosa va eliminato. Io tengo anche gli scontrini dei caffè di quattro anni fa e i gettoni della doccia di quando ero bambina e andavo in piscina. Colleziono le bottiglie della birra, panda in tutte le salse, cartoline, soprammobili usati, candele, souvenir di vario genere, manifesti e volantini e bandiere ecc ecc ecc... insomma difficilmente butto qualcosa che non sia proprio una buccia di banana. Il bello è che non sono collezioni ordinate, che ne so, divise per mensole o roba simile... vanno a spasso così...mescolate...
Insomma è un brodo primordiale. Una specie di soffitta, un deposito di roba vecchia. Se poi ci aggiungiamo diciotto anni di libri (anche quelli che mi leggevano quando non sapevo leggere, per intenderci, che sono parecchi) tutti consultati frequentemente e non rimessi sugli scaffali, pinzette e ciappette per i capelli
collanine braccialetti spille quintali di vestiti (non butto manco quelli, da anni) calamite monetine cd (madonna i cd!) quaderni e libri di scuola foto gigante regalo del mio ex 3x4 metri intelaiata
penne matite pennarelli squadre e compassi cavalletti per dipingere colori acrilici acquerelli bombolette pastelli a cera giornali vecchi peluches bambole rose secche fotografie chitarre basso e annessi amplificatori diamoniche flauto dolce una tastiera rotta degli anni ottanta (e per capirci non saprei suonare nemmeno il tricchetracche) i trampoli il baule della bisnonna con dentro IL CORREDO!! (no comment...) ...
il tutto disposto in maniera casuale ovunque ci sia un piano d'appoggio (pavimento compreso)
e i piani d'appoggio sono anche fantasiosamente assortiti, insomma: pezzi di camera matrimoniale d'ottone (brrr) degli anni settanta, scrivania verde pastello e legno chiaro, scrivania legno scuro e alluminio, mobiletto anni sessanta dell'usato, scaffale bianco fatto da mio nonno quindici anni fa, poltroncine vecchie dell'ufficio di papà, due letti spogli (solo rete e materasso) che vanno vagando un giorno qua uno là perché non riesco a trovargli un posto, i mobili ridipinti da me quando avevo 14 anni (neri, manco a dirlo)... poi i muri scritti e scarabocchiati...
quasi invivibile, direbbe qualcuno. Eppure ci stavo bene. Solo che mia madre ama questa casa ed è appassionata di arredamento e di interni ben fatti. Mi son lasciata scappare che forse forse dopo 3 anni dal trasloco sarebbe stato niente male dare una sistemata. Il giorno dopo mi trascinavo all'ikea col mal di piedi... ho scelto tutto legno chiaro, conto di fare una parete... bo, celestina? e di buttare sacchi di roba, anche se mi piange il cuore. Ancora non realizzo però. Servirà un lungo periodo di assestamento. Mi mancherà la mia baraonda.
Magari mi viene da studiare. Non è che non mi venga, è che non sono tanto capace. Se una cosa non mi interessa fatico a tenerla a mente più di mezz'ora. Infatti se studio mezz'ora prima dell'interrogazione prendo anche 8, se studio il pomeriggio prima, la mattina non mi ricordo manco come mi chiamo. Tipo le date di storia... ma anche solo la collocazione di un evento in un secolo...poi non me lo ricordo comunque dopo una settimana... che guaio... e poi sono pigra... leggo ma leggo e godo e basta, non è che saprei ripetere quello che ho letto. Forse i libri ber bambini sì. Ecco, dovrei leggere libri adulti. Impegnati. Ma faccio una fatica... se non è almeno romanzata la questione mi resta sullo stomaco. Poi ci metto tempo. Leggo un rigo... poi per sicurezza lo rileggo... poi magari ci faccio un pensierino qualche secondo...poi mi viene voglia di camminare per la stanza in preda a qualche entusiasmo... e cammino per qualche ora... e la giornata finisce e non ho conculso un cazzo...
d'inverno vorrei andare in letargo.
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